Dimmi con chi mangi…
Care amiche e cari amici del Circolo
Quarto Stato,
voi mi conoscete come il “Maresciallo” e forse sapete che vengo da un piccolo paese del sud,
arroccato sulle montagne, neanche duecento anime tra uomini e capre.
Lì sono cresciuto in mezzo a gente
di poche parole, ma di carattere deciso e fiero.
I miei genitori erano poveri ma
onesti e mi hanno insegnato che quel che
conta è esser giusti, rispettosi, ma
soprattutto sinceri.
Poi sono approdato in questa terra
lombarda, non molto accogliente ed anche un po’ triste direi, con le sue nebbie e la gente sempre di corsa
che a malapena ti saluta.
Con il mio lavoro ne ho viste
tante, di belle ma soprattutto di brutte.
La prepotenza, l’ignoranza, la
crudeltà e dall’altra parte le ingiustizie e la disperazione.
Il male di
vivere, insomma.
Come sopravvivere in un mondo come
questo, mi sono detto?
Allora ho iniziato a guardarmi
intorno, ed ho visto boschi, fiumi, montagne.
Ho cominciato a camminare e camminando ho scoperto che esiste un altro
mondo, una natura che ti accoglie con i suoi profumi e i suoi colori, con la
sua vita, che ti fa sentire finalmente come fossi a casa tua.
Ho imparato ad amare questa terra,
ad amare e rispettare gli altri esseri viventi, siano essi fiori, animali, donne e uomini.
E’ questo il mondo dove voglio
vivere.
Un mondo dove predominano la
pace e l’armonia.
Ho imparato che è importante il modo
di stare in questo mondo; che le azioni di tutti i giorni sono importanti.
Come viviamo e come ci poniamo nei
confronti di ciò che ci circonda fa la differenza.
E guardandomi intorno ho scoperto
che intorno a me vivono tante belle persone, donne e uomini pieni di vita, di
umanità, di sensibilità.
Proprio come voi, qui stasera,
amiche e amici del Quarto Stato, che avete voluto adottarmi, con le mie idee un
po’ balzane, che avete voluto dare un risalto, per me del tutto inaspettato, ai
miei semplici pensieri di uomo di pace.
Sono onorato per aver condiviso con
voi, e spero di continuare a farlo, un
pezzo del mio sentiero. Il sentiero che porta alla consapevolezza, alla pace e,
col tempo, alla felicità.
Ancora grazie.
Il vostro
Maresciallo Uccellatore