lunedì 21 marzo 2016

E’ arrivata la primavera

Come vegano mi sento parte della natura che mi circonda. Per questo quando arriva la primavera mi sento coinvolgere in questa frenetica rinascita. Vedo gli
alberi, i primi fiori, i merli che cantano. Tutto si sveglia e rinasce. Questa è per me la stagione più bella. Amo passeggiare nei campi, respirare l’aria frizzante e sentirne il dolce profumo. Durante le mie passeggiate ne approfitto per raccogliere i frutti di questa meravigliosa terra. E allora raccogliamo un’abbondante manciata di foglie di tarassaco e prepariamoci una squisita farinata con la ricetta che segue.

FARINATA DI TARASSACO    

Metto in una terrina 200 gr. di farina di ceci e aggiungo 400 gr. di acqua tiepida, un pizzico di sale e un cucchiaio d’olio.
Dopo aver ben  mescolato copro con un piatto e lascio riposare la pastella per qualche ora.
Lavo bene le foglie di tarassaco e le trito abbastanza finemente. Dopo qualche ora riprendo la pastella e tolgo la schiuma che si è formata, aggiungo le foglie tritate e una macinata di pepe nero. Quindi prendo una teglia bassa e abbastanza larga e, dopo averla oliata o coperta con carta da forno, verso la pastella e metto a cuocere in forno per una ventina di minuti.
La farinata  è buona  sia calda che fredda, accompagnata da una tenera insalatina primaverile.
Buon appetito.



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Il tarassaco (o dente di leone o piscialetto ), è una pianta erbacea  depurativa e disintossicante, ottima per le “pulizie di primavera” del nostro organismo, soprattutto per fegato e  reni.  
Vanno raccolte le foglie ancora tenere, prima della fioritura;  sono ottime anche crude in insalata.
I fiori gialli, che tutti conosciamo, sono invece ottimi per preparare squisite marmellate.
Anche le radici fatte seccare vengono usate per preparare  decotti purificanti.

E allora, buona passeggiata e buona raccolta. 

Maresciallo Uccellatore



La tristezza di mangiare carne

Quante volte mi sono sentito  dire: “Che tristezza voi vegani. Rinunciate a saporiti piatti per cibarvi di insipida erba”.
Poi scopri che spesso costoro mangiano per abitudine sempre le stesse cose, senza un minimo di consapevolezza sulle proprietà dei cibi che introducono nel loro corpo (e le conseguenze che ne derivano) , e tantomeno sulla loro provenienza.
Si documentassero un po’ sugli allevamenti di mucche, di polli, tacchini, ecc. , su come vengono alimentati questi animali con indubbi mangimi, ormoni e farmaci vari. E su come “vivono” in questi lager,  dove vengono costretti, per soddisfare il nostro fabbisogno sempre maggiore di carne, uova e latticini.

Non c’è niente di più triste di un’alimentazione basata sullo sfruttamento e l’uccisione di altri esseri viventi.
Coltivare la gentilezza e la consapevolezza migliora la nostra salute fisica e mentale.
Cercare di vivere in armonia con ciò che ci circonda può dare un senso ed una positività  alla nostra esistenza.


Maresciallo Uccellatore